Pigafetta
Pinguinos EXPO2020
EXPO2020 - Padiglione del Chile
PigafettaPinguinos
Agenzia Governativa ProChile Boccaccio432srl
Comunicato Stampa:
L’installazione “PIGAFETTAPINGUINOS” dell’artista italiana Margherita Michelazzo è su invito presso il padiglione cileno ad EXPO2020, per i valori artistici, culturali e simbolici che propone, in linea con il tema dell’Esposizione Universale del 2021, ”Connecting minds, creating the future”.
La sua realizzazione in tempi brevissimi, ha comportato di fatto la nascita di una rete cooperativa di “menti”, di relazioni professionali ed imprenditoriali straordinaria, motivata dall’idea di poter contribuire a diffondere, attraverso l’Arte, i progressi culturali, tecnici e scientifici per uno sviluppo sostenibile del Pianeta.
L’installazione fa parte di un progetto nato a Vicenza (ITALY), nel 2019, per le celebrazioni del V Centenario del Primo Viaggio attorno al mondo e del suo cronista, Antonio Pigafetta, di Vicenza, che trasformò il diario di bordo della prima impresa internazionale della Storia, in un canto universale su terre sconosciute, variabilità umana e biodiversità.
Il progetto “PIGAFETTAPINGUINOS”, depositato presso il MIBACT di Roma, nel 2019 è coperto da copyright, è stato presentato alla 16° Giornata del Contemporaneo dalla Biblioteca Internazionale “La Vigna” di Vicenza: un allestimento virtuale, a Vicenza, che ha suscitato curiosità ed interesse internazionali per l’azzardato accostamento dei pinguini descritti per la prima volta da Pigafetta, alle architetture del Palladio.
La proposta artistica è locale e globale.
L’idea è di grande respiro. E’ nata negli spazi aperti di tre siti di straordinaria bellezza, visitati dall’artista:
Nello Stretto di Magellano, il punto “chiave” del Primo Viaggio intorno al mondo, con i pinguini di Magellano dell’Isla Magdalena, in Cile;
Nell’Altopiano di Asiago e nelle Dolomiti del Veneto, tra le foreste distrutte dal cambiamento climatico;
A Vicenza, nella città di Palladio e di Pigafetta, tra le architetture del “prima” e del “dopo” il viaggio che avrebbe cambiato la Storia.
Con la scelta di una forma semplice ma simbolica dell’identità e usando il legno di abete rosso delle foreste abbattute dall’uragano Vaia del 2018, l’installazione “PIGAFETTAPINGUINOS” vuole essere testimone di antichi e nuovi legami con le Terre antartiche per viaggi futuri non di conquista ma di protezione del nostro pianeta, in imprese internazionali di cooperazione come quella del Centro Subantartico Cabo de Hornos, per il monitoraggio permanente dei cambiamenti climatici nel mondo, l’economia sostenibile e l’eco turismo, la difesa della biodiversità.
I pinguini sono simbolo di “adattamento al cambiamento”: creati per il volare, hanno imparato a nuotare. A rischio estinzione, invitano a percorrere nuove vie di sviluppo sostenibile.
I pinguini dell’installazione “PIGAFETTAPINGUINOS” sono sagome ricavate da pannelli X-LAM per la Bioedilizia innovativa, con certificazioni internazionali sulla qualità e la produzione per proporre il valore del riciclo ed il recupero della filiera del legno per un futuro sostenibile dei boschi e delle foreste. Il loro legno è certificato PEFC.
Il colore usato è per il 70% composto da sostanze di riciclo. Le resine provengono da fonti rinnovabili e quindi il prodotto è altamente sostenibile. La finitura ad acqua è BIO, studiata per sopportare 6 mesi di esposizione al sole di Dubai
I pinguini dell’installazione, alti il doppio del reale per essere di maggiore impatto, poggiano a gruppi, su basi quadrate che riportano i segni di una mappa antartica antica. Il colore bianco come la neve, li ricopre quasi a voler attenuare i solchi della Storia.
I pinguini sono stilizzati ma non privi di identità.
Alludono a cinque personaggi presenti alla fine del viaggio, 500 anni fa: CarloV, Francisco Albo, Juan Sebastian El Cano, Antonio Pigafetta e Pietro Martire D’Anghiera. Hanno la caratteristica C bianca nel capo e righe pettorali parallele. Rappresentano lo SPHENISCUS MAGELLANICUS, simbolo del “viaggio”, della “ricerca” e della “scoperta”
I pinguini che accolgono il visitatore al padiglione sono 38 come i giorni impiegati dalle navi di Magellano per attraversare lo Stretto Patagonico; 38 come i gradi di latitudine dallo Stretto al Polo Antartico; 38, come le lune per nascere.
Completano lo spazio e l’immagine scenografica e simbolica del padiglione stesso, colorato di rosso come le basi antartiche per significare l’impegno del Cile nel migliorare il futuro del Pianeta. “El futuro es espacio…color de Tierra, de Nube, color de Agua, de Aire..”
Il progetto per EXPO2020, gode di significativi Patrocini che saranno esposti nel totem dell’installazione:
• della Biblioteca Internazionale La Vigna di Vicenza che con il Presidente Remo Pedon, ha presentato il progetto per le celebrazioni del V centenario;
• dell’ente nazionale ed internazionale per la certificazione del legno e delle foreste, PEFC, grazie al segretario nazionale Antonio Brunori;
• della Regione Veneto per intervento del Vicepresidente del Consiglio Regionale, Nicola Finco, sensibile alla promozione del territorio veneto in ambito nazionale ed internazionale.
La sua realizzazione in tempi brevissimi, (tra i primi di agosto e metà settembre) e a cavallo delle ferie estive, con aziende vicentine oberate da lavoro, in difficoltà di approvvigionamento rapido del legno per aumento della domanda e raddoppio del costo, e’ stata possibile, grazie all’autofinanziamento da parte dell’artista, a risposte generose del territorio in termini di fornitura di servizi e di materiale e all’organizzazione a cura di Boccaccio 432 s.r.l.s.
Hanno contribuito, diventando di fatto partner di progetto:
Il Consorzio Legno Veneto, con la fornitura dei pannelli X-LAM, per portare l’attenzione alla filiera del legno veneto.
La ditta ICA Group, con la fornitura delle vernici BIO e la consulenza.
La ditta ASKOLL, con operazioni di imballaggio e trasporto aereo fino a Dubai, al Padiglione del Chile.
Un nota di merito va alle ditte vicentine e venete disseminate nel territorio, che hanno collaborato, rispettando rigide tempistiche:
Artuso Legnami di Altivole (TV), che ha consegnato il legname nei tempi. Cometa Legno di Schiavon (VI), che per Expo2020 ha pantografato le 10 basi contribuendo ad un progetto per il quale, il titolare Marino Meneghin, aveva predisposto i primi 5 prototipi, già nel 2019;
Cortese Legno di Carre’ (VI), che ha preparato con perizia le sagome, anticipando la consegna per la verniciatura.
Arte Bassanese che ha provveduto alla verniciatura con una procedura rigorosa.
Ing. Carlo Zambonin per consulenza tecnica.
Ringraziamenti speciali:
All’Agenzia governativa ProChile, che ha fatto l’invito per EXPO2020.
A Giustino Mezzalira, Direttore Sezione Ricerca e Gestioni Agroforestali di Veneto Agricoltura, che, in qualità di Vicepresidente della Biblioteca Internazionale “La Vigna” di Vicenza, ha stabilito utili contatti, in particolare col Consorzio Legno Veneto (Enzo Bozza e Giovanna Fongaro, sostenitori del progetto fin dal 2019), con PEFC, con Maurizio Zordan della Zordan Group di Valdagno, che da Dubai controllerà con competenza e generosità, l’allestimento.
Ad Elio Marioni titolare di Askoll, per il prezioso servizio offerto.
Al direttore vendite Italia di ICA Group, Elio Segato, per la fornitura importante di materiale e consulenza per le fasi di verniciatura.
A Piero Balanza, segretario del Consorzio Legno Veneto per la grande disponibilità.
Altri sponsor sono in via di definizione. Tutti convinti dell’importanza di sostenere un’iniziativa che risponde ad un invito straordinario da parte di un Paese straniero, per una esposizione universale. E’ così che il progetto PIGAFETTAPINGUINOS, nato per celebrare il passato, è diventato una occasione di collaborazione internazionale.
COSA
Installazione per il padiglione del Cile
DOVE
EXPO2020 Dubai
QUANDO
1 Ottobre 2021
31 marzo 2022